Bambino interiore

Bambino Interiore ferito: che cos’è e come crea infelicità

bambino interioreQuando è stata l’ultima volta che ti sei divertito, oggi che hai 30 o 40 anni, che vivi sempre di corsa e non ti prendi del tempo per te?

Questa domanda che faccio spesso ai miei cochee desta molto imbarazzo, perchè la risposta generalmente è, non me lo ricordo.

E se fosse questa la causa del tuo dolore, e della tua sofferenza?

E se questo stato di non essere felice, di non avere cio che desideri o non aver realizzato ciò che sognavi dipendesse da questo?

Proviamo a scoprirlo insieme:-)

Partiamo dalla premessa che tutto ciò che vedi e osservi nella tua realtà attuale lo stai creando tu.

Che sia consapevole o no tu sei il solo e unico creatore dei tuoi casini e delle tue vittorie.

Ormai la fisica quantistica, ha dimostrato come l’osservatore influenza la realtà.

E tutto ciò che crei ogni giorno, è una proiezione del tuo mondo interiore, del tuo inconscio, che a seconda dei tuoi bisogni manifesti all’esterno nella vita quotidiana.

(Leggi l’articolo sul potere del cervello quantico se questi argomenti ti sono nuovi)

Hai mai provato a fermarti un attimo, solo un’istante e a osservare dove la società oggi sta andando?

[twittmyphrase mention=’mentesemplice’ hashtag=’bambinointeriore’ ]Le parole che usi per descrivere la tua realtà, creano la realtà. -Martin Brofman [/twittmyphrase]

Prova a farlo la prossima volta che stai passeggiando verso l’ufficio, oppure quando torni a casa dal lavoro, prova per un’attimo a fermati e ad osservare come la maggior parte della gente “vive” se così lo si può chiamare, la giornata.

Sempre dietro all’ultima novità nel momento solo per dimostrare quanto il nostro ego sia grande e potente rispetto alla persone che abbiamo accanto a noi.

Ma e questa la vita che vuoi? E questa la vita che desideri?

E sopratutto perchè una parte del mondo vive costantemente nell’infelicità e un’altra nella serenità e nella pace, anche quando tutto non sembra andare per il verso giusto?

Bambino Interiore ferito: che cos’è e come crea infelicità

bambino interiore-2C’e una grande ferita interiore che tutti noi ci portiamo dentro, la ferita del bambino interiore.

Cos’è il bambino interiore?

Prova ad immaginare, ad un te stesso, però più piccolo diciamo che ha 7 anni, e che vive esattamente dentro di te, nella parte più profonda.

Ne parla anche Louise Hay nel suo famoso libro. Puoi guarire la tua vita. (qui trovi una mia video recensione).

Questo bambino, spesso è impaurito, solo e abbandonato perchè semplicemente non si sente amato.

Può dipendere da un ricordo della tua infanzia, dove cercavi l’amore dei tuoi genitori, ma sicomme loro sono cresciuti in tempi diversi, magari ti hanno dimostrato l’amore verso di te in modo diverso, tu pensi che non ti abbiano amato.

E credimi, so che non e facile da comprendere, ci ho messo tanti anni per rendermi consapevole di questo, ma in ogni momento, qualsiasi cosa abbiano fatto i tuoi genitori, l’hanno sempre fatto con l’intento di darti amore per il tuo massimo bene.

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Quindi potremmo riassumere dicendo che il bisogno primario che vuole questa parte di noi, il bambino interiore è essere amati.

Possiamo dire che il bambino interiore ferito, è quell’insieme di memorie, ricordi, programmi, emozioni represse, promesse non mantenute ect… che hai vissuto da quando sei nato a circa 7 anni.

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Compreso meglio, cosa intendo quando mi riferisco al bambino interiore ferito?

Molto bene, possiamo proseguire!

Tutti anche la persona che crediamo sia “più cattiva” ha bisogno di essere amata.

Un gesto dolce, una carezza, questa frase così abusata, che nel tempo a perso il suo orginale significato, TI AMO.

Ora ti chiedo hai mai detto, oggi che sei adulto TI AMO a tua madre o tuo padre?

Può sembrare una cosa sdolcinata, invece trovare il coraggio di dire 2 semplici parole dal cuore ai tuoi genitori, potrebbe essere la cosa più importante che farai in questa vita e ti sentire felice nel farlo.

E prova a pensarci, se non lo dici oggi, quando potrai dirglielo?

Spesso si arriva a comprendere, e lasciarsi andare solo quando succedono le disgrazie, malattie, incidenti, che mettono in pericolo la nostra vita.

Tu però hai la possibilità di scegliere adesso e manifestare il tuo amore verso chi ti ha messo al mondo.

Considera che la maggior parte dei blocchi, traumi, e dinamiche personali inrisolte deriva da un cattivo rapporto o conflitti con i propri genitori o famigliari in generale.

Ricorda che queste anime, sono i tuoi migliori maestri e gli hai scelti tu ancor prima di nascere.

Spesso tendiamo a criticarli, odiarli, credimi per anni mi sono comportato così, ma non porta a nulla e solo una strada piena di dolore e sofferenza, e vorrei risparmiarti tutto questo, metti da parte l’orgoglio e prova a cambiare prospettiva.

Bambino Interiore ferito: amare se stessi

Amare-se-stessiMa come si fa a donare amore verso i propri genitori?

C’è una storia che ascoltai qualche anno fa, che parlava di un padre e suo figlio.

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La famiglia era felice e serena, il padre era sempre fuori per lavoro.

La madre era spesso anche lei fuori, e quindi il bambino restava quasi sempre con la tata o a volte da solo.

Quando arrivò sera, il figlio corse dal padre chiedendogli:

Papà vuoi venire a giocare con me?

E lui rispose, si più tardi tesoro, più tardi.

Il bambino rimase li ad aspettare per ore, ma il padre non venne.

Il giorno seguente la scena si ripeteva.

Il bambino corse dal padre e gli chiese:

Papà ieri mi avevi promesso che saresti venuto a giocare con me, dai vieni?

E il padre rispose: si figliolo, dopo vengo ora ho da sbrigare delle cose da adulti.

Allora il bambino, rimase nuovamente da solo ad aspettare il padre, ma lui non venne.

Passò qualche anno e quel bambino, diventò adulto, creò una famiglia e avviò una carriera di successo.

Nel frattempo il padre, era diventato anziano ed era malato.

Un giorno il figlio, ormai diventato adulto riceve una chiamata, era suo padre e gli disse:

Figlio mio, quando vieni a trovarci? E più di un mese che sei andato a vivere con la tua famiglia, non ti fai più sentire.

Il figlio rispose: papà oggi, non ho tempo, ho un sacco di cose di lavoro da finire, ma ti prometto che settimana prossima verrò.

Allora il padre si tranquillizò.

La settimana succesiva, il padre chiamò nuovamente il figlio e gli chiese:

Figlio mio, sto molto male, e vorrei vederti prima che sia troppo tardi, vieni a trovarmi oggi?

Il figlio stentò un’attimo e poi disse, si papà scusami o avuto degli imprevisti, nei prossimi giorni vengo a trovare te e la mamma.

Qualche giorno dopo, il figlio si presentò alla porta di casa dei suoi genitori.

La madre aprì la porta, con un volto triste e cupo.

Che c’è madre? Come mai state piangendo?

Nei giorni di quella attesa, il padre stanco di aspettare si lasciò andare e morì per una malattia grave.

Il figlio iniziò ad arrabbiarsi con se stesso, con il mondo perchè non era riuscito a vedere suo padre negli ultimi istanti della sua vita.

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Cosa vuole insegnarci questa tragica storia?

Che per le cose importanti, come la famiglia e i tuoi cari non aspettare che sia troppo tardi per dirgli ti amo.

Fallo oggi, la vita e troppo breve per essere sprecata.

Bambino Interiore ferito: riflessioni e morale della storiella

In questa storia voglio porti l’attenzione su alcuni aspetti.

Il primo che il padre non manteneva le promesse al figlio di giocare insieme a lui.

Il figlio che aspettava il padre per giocare, ogni volta che non veniva, era sempre più triste e arrabbiato, e questo potrebbe essere un classico esempio di ferita del proprio bambino interiore.

Passati gli anni, il figlio si comportava esattamente come il padre, semplicemente perchè aveva installato dentro di se che la vita si viveva così.(quindi ripeteva esattamente gli schemi del padre).

Poi il padre senti che stava per morire, la sua anima sentiva il bisogno di amore da parte del figlio. ( qui emerge la ferita del bambino interiore del padre).

E infine che il figlio non è riuscito a dire ti amo al padre, in questa vita.

Come pensi vivrà il resto dei suoi giorni?

Ora siccome questa storia è abbastanza forte, ma volevo che ti rimanesse il concetto, fai 3 respiri profondi e intensi, fai un bel sorriso, e ora puoi riprendere a leggere.

Vedi come funziona?

E di esempi così e come si creano queste varie ferite del bambino interiore potrei dirtene altri.

L’importante che hai compreso il meccanismo della dinamica.

Tutti questi piccoli traumi da bambini, da quando nasciamo ai 7 anni li portiamo dentro di noi anche oggi che siamo adulti, e così ci bloccano la gioia di vivere e l’entusiasmo per la vita.

Sono tutte emozioni represse che autosabotano la tua vita adulta attuale.

Bambino Interiore ferito: suggerimenti per fare il primo passo verso la felicità.

Quindi è importante, cerca con piccoli gesti anche semplici, di nutrire questa parte di te, di concederti qualcosa che faccia felice e doni amore al tuo bambino interiore.

1) Prendi un foglio, dei pennarelli o pastelli e inizia a disegnare ciò che ti piace, senza pensare troppo con la mente razionale, disegna cosa ti piaceva, cosa vedevi quando avevi 7 o 8 anni.

2) Prendi un pallone, che sia di calcio, di basket o pallavolo o una pallina, e gioca, magari con tuo figlio, e se non hai figli gioca da solo, sentirai dopo che l’avrai fatto un senso di liberazione puro.

3) Prendi un gioco in scatola, sempre di quando eri piccolo, magari il forza 4, magari il monopoli o un puzzle e inizia a giocare e sentire la gioia e l’amore verso di te.

Se mentre fai tutto questo ti senti un po stupido, un po in imbarazzo, va benissimo, è normale sai perchè:

non sei più capace di divertirti, hai perso completamente il significato di divertirti.

Ricorda quando eri piccolo non ti facevi tutte queste “pippe mentali” ..spegni la mente e accendi il cuore.bambino-che-ride

Nella società di oggi i ragazzi adolescenti si divertono, chattando su facebook, o giocando a battaglie virtuali, oppure pensando che divertirsi significhi infrangere le regole della società.

Iniziano così ad assumere alchool, droge, tornare a casa tardi dalla discoteca dopo che si sono riempiti di schifezze solo per sentirsi importanti o far preoccupare i genitori.

Tutto questo lo fanno perchè vogliono attenzioni, hanno un disperato bisogno di amore, questa è la verità.

Si un esempio per tuo fliglio, per le generazione future.

Possiamo ancora ritornare a vivere, ad esprimere quella vitalità, quella curiosità del bambino interiore, ne abbiamo tanto bisogno, e tu protresti essere l’inizio di una nuova era, fatta di persone adulte più felici, meno preoccupate, e più in pace con se stesse.

E il mio augurio migliore e di accedere a questa grande forza dentro di te, la vitalità, l’entusiasmo per la vita e riniziare a sognare.

Un maestro zen un giorno mi disse:

E’ semplice ma non è facile. Fai il primo passo.

Un super abbraccio a te e alla tua anima, grazie per avermi letto fino qui e per aver dedicato del tempo alla tua crescita ed evoluzione.

Ora raccontami la tua storia, lascia un segno del tuo passaggio con un commento qui sotto, parliamone di questo che ne dici?

Se hai domande, dubbi o approfondimenti che vuoi chiedermi, lasciali pure nei commenti e condividili con tutta la community nel gruppo facebook.

E ricorda di vivere sempre con energia ed entusiasmo!

Salvatore:-)

Questo è uno dei miei video preferiti

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24 commenti su “Bambino Interiore ferito: che cos’è e come crea infelicità”

  1. Il primo pensiero che mi è passato per la mente leggendo l’articolo, riguarda la ciclicità delle situazioni e delle emozioni che si trasmettono tra le generazioni, un reiterarsi continuo di sensazioni che vanno elaborate e risolte per essere depotenziate.
    Un viaggio impegnativo che richiede la stessa leggerezza dei dolcissimi pupattoli del video, per essere trasformato in una bellissima esperienza terrena.
    Come direbbe Venditti: ” Che fantastica storia la vita”!

  2. Ciao Salvatore, finalmente ho trovato dove scrivere! Io mi sono commossa e intenerita guardando il video! Perché già da bambini viviamo col voler essere grandi, fare i grandi. Ci dicono ” non fare la bambina” se teniamo un atteggiamento spontaneo o capriccioso. E poi eccoci qui! Io ho giocato con mio figlio finché era piccino, poi sono caduta nell essere capitano della nave e da lì mi sentivo responsabile di tutto, dimenticando l’aspetto giocoso e gioioso. Ho rifatto quanto ricevuto dai miei. Che a loro volta hanno fatto lo stesso, e così via. Non ho detto loro in vita che li amavo ma il mio percorso con l’albero genealogico è un atto d’amore.

    1. @Anna è meravigliosa la tua condivisione. Si è proprio così da piccoli ci dicono già di fare i “grandi”. Tendiamo a ripetere schemi e sopratutto non possiamo PRETENDERE dai nostri genitori, ciò che loro stessi non hanno ricevuto dai loro, dobbiamo farlo trovando l’amore e la via partendo da NOI STESSI.

      Sicuramente l’atto d’amore e la tua professione nel campo genialogico è una psinta dell’anima a voler guarire quelle parti non riconosciute e non ascoltate. Complimenti per questo riconoscimento, il primo passo per il vero Risveglio del bambino interiore.
      Un abbraccio 🙂

  3. Beh io mi sono messa a piangere nel leggere la storia del bambino non ascoltato dal padre . E quando è diventato adulto si è comportato allo stesso modo.
    Si credo che se non ci si dia la possibilità di vedere il nostro bambino interiore ogni giorno , ogni giorno perdiamo qualcosa di prezioso , il nostro senso di bellezza gioia autostima e chissà quante altre cose che devo ancora imparare!! Grazie

    1. @Grazie Simona, si la storia del padre smuove parecchio, va a toccare i “punti giusti” anche a me fa quest’effetto ogni votla che la leggo. Questa parte di noi trascurata e preziosa è fondamentale ricordarci e far rivivere la gioia dentro di noi. La strada è lunga, ma l’importante che hai svolto il primo passo quello più difficile. Un abbraccio ci vediamo presto:)

  4. Molto interessante, conoscevo questo argomenti, così come Luise Hay ed i suoi libri, e ho piacere di approfondirli. Un bel articolo.

  5. Articolo carico di bellezza. Dovremmo imparare tutti quanti a ricordarci di giocare, è questa una grande perdita dell’adulto di oggi purtroppo, ma possiamo rimediare! Grazie per gli spunti di riflessione! 🙂

  6. Bellissimo articolo!
    Mi ha fatto riflettere e rivivere tante cose. Mi rispecchia in tanti aspetti. Il rapporto con ii genitori che poi si riversa nel rapporto con i nostri figli.
    Non ricordo aver giocato con i miei genitori.
    Leggendo l’articolo ho sentito, che nonostante sono stata una madre presente, premurosa, amorevole, non ho mai giocato con le mie figlie, ormai grandi, e questo mi ha fatto male.
    Mi blocco ogni volta che c’è da giocare, ballare, il mio corpo balla dentro, la musica risuona con forza, ma rimango paralizzata.
    Ho tanto da lavorare sul mio bambino interiore.
    Grazie infinite

    1. @Emma i figli sono lo specchio più limpido e il miglior maestro che ha scelto la tua anima. Dare un figlio al mondo è l’atto di un grande amore di creazione, ricordarlo. Non è mai troppo tardi, muovi il corpo e risveglia quella parte giocosa e che sà ancora emozionarsi, per una farfalla posata su un fiore, oppure per l’abbraccio di una madre al figlio. Puoi farcela, hai tutte le capacità per farlo! Un abbraccio 🙂

  7. Pingback: Mentesemplice

  8. Bellissimo articolo Salvatore! E’ molto più di un’ articolo ma un vero e proprio eserciziario di cose da provare a fare. Questo tema del bambino interiore mi risuona sempre più spesso ed hai ragione la maggior parte delle problematiche nascono là… Mi prenderò il tempo di rileggerlo con calma e fare le attività che proponi 😀

    1. Ciao super Francesco! Ti ringrazio di cuore e mi fa piacere che tu l’abbia trovato utile! Di solito gli “articoli” di mentesemplice sono sempre molto profondi e ricchi, ci piace dare valore come sai!

      Si il bambino interiore è un argomento delicato ma IMPORTANTE e credo che le persone siano pronte per fare pace con questa parte di se!:-)

      Gli esercizi sono solo alcuni spunti, c’è molto molto di più da fare, infatti approfondiro questo tema perchè c’è sempre più bisogno che le persone nutrano il proprio entusiasmo e la gioia di vivere!:-)

      Facci sapere i tuoi risultati dopo gli esercizi, un grande abbraccio da Salvatore!:-)

      Ps: ( metti la foto al tuo gravatar, basta che clicchi sul link che trovi qui sotto “Ecco come impostare la foto nei commenti) e ti spiega come fare, le persone sono più luminose con il loro viso) 🙂 Complimenti anche per il tuo splendido lavoro!:-) Ti stimo:-)

  9. Pingback: Mentesemplice

  10. è un articolo molto riflessivo che insegna davvero a dare un valore alla propria famiglia nonostante gli sbagli , e ho capito che spesso non apprezziamo i sacrifici dei nostri genitori
    grazie per questa riflessione Salvatore!

    amiamo di più

    1. @Daniele! Grazie mille per la tua condivisione. I nostri genitori rappresentano le nostre radici, sono i nostri maestri + importante accettarli e riconoscere i loro sforzi, hanno fatto sempre il meglio per noi! Un super abbraccio Salvatore!.-)

  11. mi è piaciuta molto la storiella sul padre e il figlio, direi che fa molto riflettere
    sul valore dei genitori che è davvero importante e che spesso tutti noi diamo per scontato le piccole cose.
    e capisco che effetivamente ognuno di noi ha delle ferite interiori proprio per il modo in cui siamo cresciuti, che grazie a questo articolo magari potremmo “evitare”nel futuro con i nostri figli.
    Grazie Salvatore per questa importante riflessione.
    un abbraccio

  12. Grazie Salvatore 🙂 Articolo molto ricco e in cui mi rispecchia in molti passaggi.

    Da un po’ lavoro su me stessa e riconosco sempre più comportamenti ereditati dai miei genitori riguardo la vita.

    E soprattutto riconosco che tanti limiti che mi pongo nella vita quotidiana derivano da ferite emotive che si sono create da piccola.

    C’è tanto da fare sul bambino interiore 🙂

    1. @Ramona condivido il tuo pensiero! Infatti si c’è da fare molti lavori profondi su di se per integrare e portare amore a questa parte di noi.

      Tu sei nel percorso e ti auguro di accudire sempre la tua bambina interiore!:-) Grazie per la tua condivisione, un super abbraccio! Salvatore:-)

  13. Pingback: Mentesemplice

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